Follia di Patrick McGrath
“Raggiunto solo a prezzo di sforzi enormi, l’equilibrio psichico di un artista è così delicato che ogni distrazione, ogni interferenza della cruda realtà esterna possono distruggerlo in un attimo: per fare arte bisogna voltare le spalle alla vita.”
Il titolo originale Asylum rende meglio l’intento dell’autore di trasmettere l’angoscia e il senso di prigionia che emerge dai vissuti dei protagonisti.
Ambientato in epoca vittoriana, il romanzo narra dell’amore folle della moglie di un rinomato psichiatra per uno dei pazienti del marito. Un amore nato nei giardini di un ospedale psichiatrico che porterà la donna a rinunciare al proprio status sociale e alla propria sanità mentale.
La rincorsa a tutti i costi di questo amore difficile e malato, fa scendere il lettore nei meandri della pazzia, obbligandolo invano a cercare di trovare il senso e la ragione ai comportamenti irragionevoli e anticonvenzionali dei personaggi principali. Il libro tende a smuovere il lettore, rendendolo incredulo di fronte alle scelte eccessive, alle emozioni contrastanti che i protagonisti mettono in atto.
Nel complesso una lettura scorrevole, nonostante la voluminosità del libro, non particolarmente difficile, ma sicuramente emozionante.