Psicoterapia
Perché rivolgersi allo Psicologo?
Nella vita di ognuno di noi possono capitare periodi difficili e faticosi che non consentono di vivere con serenità.
Possono essere momenti prolungati di difficoltà nell’ambiente di lavoro, o in famiglia.
Può trattarsi di eventi traumatici, come lutti, separazioni e perdite.
O, ancora, cambiamenti di vita importanti: trasferimenti, nuovi incarichi, separazioni.
Queste situazioni possono diventare realmente destabilizzanti in quanto inevitabilmente rompono un vecchio equilibrio e possono generare paura, ansia o un vissuto depressivo.
La Psicoterapia può rappresentare in questi casi uno strumento efficace per aiutare a costruire il nuovo equilibrio, e guidare la persona ad una percezione più funzionale della realtà.
Questo sia che si abbia a che fare con sintomi conclamati, sia con un disagio meno marcato, ma pur sempre di difficile gestione.
La Terapia Cognitiva Comportamentale è un approccio terapeutico la cui validità ed efficacia è scientificamente suffragata da centinaia di studi per la diagnosi e la cura di molti disturbi psicologici.
Le principali caratteristiche della Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
Pratica e concreta
La terapia si concentra in maniera pratica su problematiche e criticità di tipo concreto come, ad esempio, ridurre la sintomatologia ansiosa, la gestione degli attacchi di panico, il miglioramento del tono dell’umore e così via.
Lavoro sulla risoluzione delle problematiche
Compito del terapeuta cognitivo comportamentale è quello di attivare tutte le risorse del paziente affinché possa liberarsi del problema che lo affligge. La terapia mira quindi a ottenere dei cambiamenti positivi che possano avere ripercussioni sensibili e tangibili sulla qualità della vita del paziente.
Gli obiettivi della terapia vengono stabiliti attraverso la collaborazione tra terapeuta e paziente che, fin dai primissimi incontri, delineano assieme il piano di trattamento che meglio si adatta alle esigenze e alle necessità del paziente stesso. Il terapeuta si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi della terapia in modo da controllare se gli scopi sono stati raggiunti.
A breve termine
Questo approccio, ogni qualvolta sia possibile, è a breve termine. Inoltre, nel caso in cui non si ottengano i risultati previsti e concordati con il paziente entro un periodo di tempo prestabilito, il terapeuta dichiara inadatto il proprio metodo e valuta la sospensione del trattamento o l’invio del paziente a un collega.
Sebbene sia impossibile stabilire a priori la durata di una terapia, tendenzialmente si può dire che vari generalmente dai sei ai dodici mesi, a seconda del caso, con cadenza il più delle volte settimanale. Esistono anche problematiche più gravi e complesse che richiedono un periodo di cura più prolungato, e un approccio integrato e multidisciplinare di terapia cognitiva, psicofarmaci e di altre forme di trattamento.
La Terapia EMDR
L’EMDR – Eye Movement Desensitization and Reprocessing – è un metodo strutturato psicoterapeutico che permette il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.
La base teorica dell’EMDR è il modello AIP – Adaptive Information Processing, che affronta i ricordi non elaborati che possono dare origine a molte disfunzioni.
In parole semplici, vi è la considerazione che le esperienze divengono traumatiche quando la mente non è in grado di elaborarle efficacemente, ovvero di affrontarle e modificarle, inserendole in un senso di continuità esistenziale.
In tal modo il trauma rimane, per così dire, un insieme caotico di frammenti di esperienza – suoni, odori, schemi motori, sensazioni fisiche, emozioni primitive, ecc. – sempre attivi, come un eterno e angoscioso presente, invece di acquisire la qualità del ricordo passato, tipica delle memorie non traumatiche.
L’EMDR si configura come un intervento interattivo e standardizzato. La sua efficacia è stata dimostrata scientificamente da numerosi studi randomizzati controllati condotti su pazienti traumatizzati. Inoltre si è dimostrato un metodo efficace anche nel trattamento di numerose psicopatologie inclusi la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze.
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FAQ – Domande Frequenti
Quanto dura la terapia?
Questa è forse la domanda che più frequentemente mi pongono i miei paziente e la risposta è…
Dipende! Da moltissimi fattori: dal tipo di problema presentato, dalla pervasività dello stesso, ecc.
Non è dunque possibile stabilirlo a priori e non c’è una regola generale valida per tutti. Solo attraverso un’attenta e accurata diagnosi fatta in studio con la persona è possibile avere un’idea spannometrica della durata e del tipo di percorso.
Come faccio a capire se ho bisogno di una psicoterapia?
Si ha bisogno della psicoterapia quando il disagio provato è tale da compromettere la qualità della vita.
Ciò significa che alcuni momenti di difficoltà possono succedere a tutti, ma diventano clinicamente significativi quando vanno a intaccare in maniera importante ambiti fondamentali della vita quotidiana.
Le spese per le sedute sono detraibili come le spese mediche?
Sì, la psicoterapia rientra nelle prestazioni sanitarie e le fatture emesse possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi se pagate tramite metodi tracciati (Pos, bonifico, ecc).
Dal 2016 è lo psicologo stesso a notificare all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute presso il suo studio dai suoi clienti/pazienti, attraverso il cosiddetto Sistema Tessera Sanitaria (TS), a meno che questi non chiedano espressamente di non inviare i dati relativi alle loro fatture perché non sono intenzionati a detrarre questa spesa.
Che significa EMDR?
EMDR è l’acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ovvero, desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.
È un trattamento che si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari (o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra) per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.
Per chi è adatto il trattamento?
L’Organizzazione mondiale della Sanità (2013) consiglia l’EMDR come trattamento efficace e con una base scientifica significativa per tutti i problemi legati a stress e traumatizzazione.
Ci sono effetti effetti collaterali durante la seduta?
Le sedute di EMDR sono emotivamente intense e possono accompagnarsi a episodi di pianto e/o a sintomatologia fisica come nausea, brividi e stanchezza.
Tali sensazioni sono il risultato naturale dell’elaborazione a più livelli emotivo, sensoriale, cognitivo e somatico.
Talvolta si verifica un picco della sofferenza subito prima che venga percepito un miglioramento.
È un trattamento efficace?
Sì, si tratta di un trattamento di tipo evidence-based, la cui efficacia è testata e suffragata da numerosi studi e ricerche.
Numerosi pazienti riferiscono tangibili ed apprezzabili fin dalle prime sedute.